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Giù l’inquinamento in Cina a causa del coronavirus

Il cononavirus ha provocato un calo dell’inquinamento in Cina

Da giorni il coronavirus ha paralizzato la Cina. Intere città con milioni di abitanti sono in quarantena. Proprio il blocco delle attività ha provocato una decisa diminuzione dell’inquinamento in Cina. Lo afferma la Nasa, che ha pubblicato i dati satellitari delle concentrazioni di biossido di azoto nell’atmosfera.

Le foto dallo spazio mostrano zone meno inquinate

Il calo dell’inquinamento lo si vede chiaramente dallo spazio. La differenza nelle immagini scattate dagli apparecchi in orbita intorno la terra è impressionante: da vaste zone colorate di giallo o marrone, ovvero molto inquinate, si è passati alla quasi totalità del Paese in azzurro.

Fei Liu, ricercatrice del Goddard Space Flight Center dell’Agenzia spaziale statunitense e specializzata in qualità dell’aria, ha osservato: «È la prima volta che vedo questo effetto di ripulitura dell’aria in un’area così vasta». Qualcosa di simile era stato osservato ai tempi della crisi economica del 2008, ma l’impatto era stato sicuramente più contenuto. Il miglioramento è dovuto a un mix di fattori: le limitazioni alla circolazione dei veicoli dovute al blocco delle città, lo stop prolungato agli stabilimenti produttivi con l’estensione delle vacanze di Capodanno, e così via. Fei fa notare che la concentrazione di biossido di azoto cala di norma in questo periodo festivo, ma riprende al momento del normale rientro al lavoro.

Quest’anno non è stato così, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”  perché molte città in tutta la nazione hanno preso provvedimenti per minimizzare la diffusione del virus.  (fonte lo sportello dei diritti)

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