Mangiano carne di cinghiale infetto da Trichinella, 46 persone finiscono in ospedale
E’ allarme Trichinellosi a causa di un salame di cinghiale infetto da Trichinella
46 persone sono finite ricoverate in ospedale a Torino, a causa di una partita di salame di cinghiale infetto da Trichinella, L’episodio si è verificato in Valle di Susa. Un’emergenza che ha interessato tutte le ASL della provincia di Torino , soprattutto quelle dove ci sono i Comprensori Alpini di Caccia.
Secondo le prime ipotesi qualcuno avrebbe lavorato male le carni di un cinghiale, producendo poi il salame che, nei giorni scorsi, è stato mangiato da queste persone. La ricostruzione è plausibile in quanto parecchie di queste 46 persone che sono finite all’ospedale di Susa erano amici o parenti. Ecco i sintomi avvertiti: diarrea, nausea, vomito, dolore muscolare, febbre ed edema palpebrale
Tutti i soggetti ricoverati presentavano i sintomi della Trichinellosi e sono stati sottoposti alle cure del caso.
Dopo la terapia, salvo complicanze, il paziente torna in piedi nel giro di qualche giorno, anche se la cura completa dura 15 giorni.
Si consiglia di non mangiare assolutamente carne cruda di cinghiale della quale non si conosce la provenienza. Solamente la cottura per almeno tre minuti a più di 70 gradi è capace di debellare il parassita.
Il problema può verificarsi solamente alla macellazione e alla preparazione domestica di carne di cinghiale cacciata, le carni trattate nei macelli ufficiali e nei salumifici sono controllate e quindi prive del rischio del parassita.