Proseguono senza sosta le ricerche della 38enne travolta dall’alluvione a Favara

Proseguono incessanti le ricerche di Maria Bello, 38 anni, la donna travolta ieri dalla furia dell’acqua durante il violento nubifragio che ha colpito la città di Favara, nell’Agrigentino. La tragedia si è consumata nella piazzetta di via Sottotenente Bosco, dove la donna è stata sorpresa dall’improvviso ingrossamento delle acque.
Le operazioni di soccorso non si sono mai fermate: durante la notte un elicottero dell’Aeronautica Militare, decollato da Trapani, ha sorvolato l’area costiera di Cannatello utilizzando un visore notturno, perlustrando anche il canalone dall’alto, fino a un’altitudine di 250 metri.
All’alba, i vigili del fuoco — supportati dai sommozzatori arrivati da Palermo — hanno ripreso le ispezioni lungo il canalone che parte dal collettore di piazza Indipendenza e confluisce nel fiume Naro. Le stesse verifiche erano state avviate già ieri, subito dopo la drammatica alluvione.
La possibile dinamica
Secondo una prima ricostruzione, Maria Bello — sposata e madre di tre bambini di 9, 6 e 3 anni — sarebbe stata trascinata dalla corrente fino a una struttura sotterranea sotto il livello stradale. L’opera, costruita originariamente per convogliare le acque di un torrente, oggi funge da sistema di raccolta per le acque piovane. Il canalone prosegue nel sottosuolo per centinaia di metri e viene attualmente ispezionato anche nei pressi della grande uscita del pluviale, dove riemerge in superficie.
Il ritrovamento di una scarpa
Poco dopo le 11:30 di stamattina, le squadre impegnate nelle ricerche hanno rinvenuto una scarpa in aperta campagna, lungo il tratto del vallone che porta al depuratore. Il reperto è stato notato tra i canneti, in un’area a valle del depuratore, dove i vigili del fuoco e la Protezione civile si sono concentrati nelle ultime ore. Sul posto sono intervenuti anche escavatori per facilitare le operazioni di ricerca tra la fitta vegetazione.
Alcuni familiari presenti sul posto avrebbero riconosciuto la calzatura, alimentando la speranza che possa trattarsi di un indizio utile al ritrovamento della donna.
Comunità in ansia
Fin dalle prime luci del giorno, è presente sul luogo delle ricerche anche il sindaco di Favara, Antonio Palumbo, che ieri ha seguito da vicino le operazioni, partecipando attivamente. Accanto alle squadre ufficiali ci sono familiari, amici, conoscenti e numerosi cittadini favaresi che si sono uniti spontaneamente ai soccorsi, offrendo il proprio aiuto.
Le ricerche proseguono anche nella zona del Villaggio Mosè, dove si teme che la corrente possa aver trasportato ulteriormente il corpo della donna.