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Il Taleggio – la storia incredibile del “cacio lombardo”

Il Taleggio DOP è un formaggio italiano ricco di storia e molto antico, dal sapore peculiare. Continua a leggere…

Una storia lunga e ricca di successo quella del Taleggio, di cui fin dal passato anche molti personaggi noti erano innamorati. Origini antiche che probabilmente risalgono a prima del X secolo. Un documento del 1200 parla infatti di questo formaggio come oggetto affermato di scambi commerciali.

La patria di questa eccellenza gastronomica è proprio la Lombardia, per esattezza la Val Taleggio, un territorio della provincia di Bergamo. Qui la produzione di formaggio era intensa già ai tempi di Plinio che, nella sua “Naturalis historia”, descriveva la ricchezza dei pascoli della pianura lombarda.

Il nome Taleggio

Plinio raccontava inoltre di un particolare formaggio, prodotto con latte di mucca secondo precise tecniche, che oggi sappiamo corrisponde proprio con il Taleggio.
Il nome Taleggio chiaramente arrivò qualche secolo dopo Plinio e prese il nome dalla Valle da cui abili casari diffusero la loro arte.


Nel tempo leggi romane, oratori, naturalisti, insigni autori, presero ad esame il “cacio lombardo”, tramandandone descrizioni ed elogi. Il cacio era presentato come un formaggio morbido, fatto con latte di vacca fresco, messo in stampi di legno quadrati da rivoltare con cadenza regolare, e salato quando diventava asciutto. Tutti procedimenti che ricalcano quelli usati ancora oggi per il Taleggio.

Il Taleggio sulla tavola di nobili ed ecclesiastici

La fama e l’espansione del Taleggio crebbero quando i casari, detentori dell’arte del saper fare, dalle valli cominciarono a spostarsi. I primi ad ingaggiarli furono i conventi, posti in pianura, che da un lato offrivano soldi e protezione, dall’altro mettevano a disposizione i loro numerosi campi e il bestiame. Stare in pianura significava avere la possibilità di smerciare più facilmente il cacio, e di produrne di più, avendo a disposizione campi con erba a quantità fino a tarda estate.

Il formaggio lombardo divenne ben presto protagonista di sontuosi banchetti, cibo prediletto nei giorni di Quaresima, e perfino merce di contrabbando. Quando, infatti, nel 1449 Francesco Sforza pose d’assedio Milano gli accessi alla città furono bloccati e fu vietato l’approvvigionamento di cibo. Si narra di contrabbandieri scoperti e arrestati mentre portavano a Milano quarti di maiale e formaggio.

Dopo un lungo percorso che ad un certo punto ha visto i produttori della Val Taleggio intenzionati a difendere le caratteristiche del loro formaggio, nel 1996 è arrivata la Denominazione di origine protetta. Il Taleggio DOP può essere prodotto e stagionato solo nelle province di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Pavia, e ancora nelle province di Novara e Treviso. Scopri le ricette preparate con il Taleggio su VivoMangiando.it e CiboDOC.it

(foto di copertina pagina fb Taleggio Dop) Segui Comunicare24 by OndaTv anche sui social

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