Curiosità

L’Arte del telaio rivive grazie a due giovani siciliani

Antonio e Salvatore custodi di un antico mestiere che rischia di scomparire ….

In un’epoca dominata dalla tecnologia e dalla produzione di massa, c’è un piccolo borgo sui Nebrodi, Capizzi, dove la sapienza degli avi e l’eco di antiche tradizioni si fanno sentire più forti. Qui, due giovani ragazzi, Antonio di 18 anni e Salvatore di 23 anni, stanno riportando in vita un mestiere che per secoli è stato il cuore pulsante dell’economia domestica siciliana: l’arte della tessitura al telaio.

Quella che un tempo era una pratica quasi esclusivamente femminile, un’abilità tramandata di madre in figlia, oggi rivive grazie all’entusiasmo e alla dedizione di questi due “alfieri” della tradizione. Antonio e Salvatore non si sono limitati a guardare il passato con nostalgia; hanno voluto sporcarsi le mani, imparando le complesse tecniche di lavorazione necessarie per manovrare l’antico telaio in legno.

La loro ispirazione è venuta proprio dalle anziane del luogo, le vere depositarie di questa conoscenza. Osservandole, carpendo i segreti di ordito e trama, i ragazzi hanno sviluppato una passione che li ha portati a ricevere in dono due vecchi telai. Strumenti ingombranti ma affascinanti, che oggi riempiono le loro giornate e incantano chiunque abbia la fortuna di vederli all’opera.

“Vogliamo che quest’arte non muoia. È parte della nostra storia, e oggi questi oggetti, che una volta erano di uso comune, hanno un valore ornamentale e sentimentale incredibile,” racconta Salvatore. Antonio aggiunge: “È un modo per connettersi con le nostre radici e, allo stesso tempo, stupire con la bellezza della semplicità.”

Il loro repertorio è vasto e attinge direttamente alla tradizione contadina e pastorale siciliana. Realizzano le tipiche “pezzate”, tappeti vivaci e robusti spesso tessuti con stoffa riciclata, un esempio ante-litteram di sostenibilità. E ancora, creano le sacche che un tempo venivano fissate ai cavalli per il trasporto, oggi rivisitate come accessori unici e ricercati.

Antonio e Salvatore non sono solo artigiani; sono custodi culturali che, con il rumore ritmico delle loro navette e l’intreccio sapiente dei fili, stanno tessendo una nuova, bellissima trama per il futuro di Capizzi. Un futuro in cui la tradizione non è solo un ricordo, ma un’arte viva e pulsante, pronta a incantare i visitatori e a dimostrare che, a volte, i mestieri più belli sono quelli che provengono da un passato lontano.

Una passione nata per la la loro Bella Sicilia, leggi anche qui … https://www.bellasicilia.it/due-giovani-siciliani-riscoprono-lantico-telaio/

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