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Capo Nord, agli estremi confini del mondo

Capo Nord è l’avamposto più settentrionale d’Europa …

Nel profondo del circolo polare artico norvegese si trova il luogo più settentrionale d’Europa raggiungibile su strada, l’estremo e leggendario Capo Nord, o Nordkapp, oltre il quale non c’è un pezzo di terra asciutta fino al polo nord, ad eccezione delle isole Svalbard. In questo posto, dove il sole d’estate non tramonta mai, da metà maggio a fine luglio, è spettacolare ammirare dal promontorio il tramonto del sole sul Mare di Barents, che tocca l’orizzonte sopra l’acqua color bronzo e sorge subito di nuovo.

Capo Nord si trova sull’isola di Magerøya, nella regione di Finnmark, o Lapponia norvegese, collegata alla terraferma attraverso un tunnel sottomarino, della lunghezza di circa 7 chilometri, ad una profondità di 212 metri sotto il livello del mare. È un altopiano roccioso, 307 metri di strapiombo sul mare, più vicino al polo nord che alla capitale Oslo ed è una delle destinazioni più visitate in Norvegia. Fu un sacerdote italiano, Francesco Negri, il primo turista a mettere piede a Nordkapp nel 1664. Oggi sono circa 200.000 i turisti che lo visitano ogni anno nei tre mesi estivi.

A Capo Nord si può ammirare l’orizzonte verso l’oceano Artico

Sulla rupe dove “finisce il mondo” si può raggiungere la piattaforma panoramica in cima al fiordo, da dove ammirare l’orizzonte verso l’oceano Artico, immortalare il famosissimo monumento del Globo, scultura in ferro che rappresenta un mappamondo, e osservare la spettacolare formazione rocciosa che forma un arco sullo strapiombo della scogliera. In mezzo a questa natura incontaminata c’è il centro visitatori Nordkapphallen, costruito nel 1988, che ospita mostre di grande bellezza, un ristorante, un negozio di souvenir, un cinema, un ufficio postale, un piccolo museo e la cappella ecumenica più settentrionale del mondo, la St Johannes Kapell, popolare per celebrare i matrimoni. Sulla rupe si trovano anche la rappresentazione “Bambini del mondo”, sette medaglioni in pietra con disegni di bambini di sette nazioni diverse, e una scultura che raffigura una madre che tiene vicino a sé suo figlio che indica il monumento “Bambini del mondo”.

L’isola di Capo Nord Magerøya custodisce tante sorprese: una fauna speciale, come le centinaia di migliaia di pulcinelle di mare, sule e cormorani o le renne che vagano libere per le strade, variopinti e piccoli villaggi di pescatori in un paesaggio desolato, luoghi panoramici, le ampie distese della tundra, d’inverno imbiancate dalla neve. Qui si possono ammirare il sole di mezzanotte e l’aurora boreale, pescare granchi reali, assaggiare prelibati piatti a base di merluzzo locale, effettuare delle escursioni, come quella piuttosto impegnativa per Capo Knivskjellodden, il vero punto più settentrionale, da cui si può vedere la scogliera di Capo Nord, raggiungibile solo dopo circa 6 ore di cammino a piedi. Sull’Isola è anche presente un accampamento del popolo indigeno dei Sami e, lungo il pendio della montagna di Capo Nord, c’è la North Cape Horn, una formazione rocciosa che indica un antico sito sacrificale Sami.

Cosa vedere a Capo Nord, nel profondo del circolo polare artico norvegese

La principale cittadina dell’Isola è Honningsvåg, dov’è presente anche uno scalo aereo. Piccola e compatta, con negozi, bar, ristoranti e alberghi, appartiene al comune di Nordkapp, è situata lungo una baia e dal suo porto, tra i più importanti della Norvegia del Nord per la posizione e per le infrastrutture presenti, partono anche le navi da crociera. Le principali attività economiche del luogo sono legate alla pesca e al turismo. Il borgo è, infatti, un importante porto peschereccio e un centro turistico, dove il Nordkappmuseum racconta la millenaria storia dell’Isola e da cui partire per un tour a Capo Nord, distante solo 32 chilometri, un safari sulla neve con i cani da slitta, spedizioni nella notte artica in motoslitta, escursioni verso le scogliere, uscite sui pescherecci per pescare e per il birdwatching.

La meta più ambita per chi arriva fin qui resta comunque la falesia di Capo Nord, che deve questo nome ad un esploratore inglese che vi approdò nel 1553, durante una spedizione per la ricerca del passaggio a nord-est. La sensazione di raggiungere il bordo del mondo, l’avamposto più settentrionale d’Europa, muove migliaia di amanti dell’avventura e di motociclisti che attraversano sulle due ruote la Norvegia e anche tutto il continente.

Dal 2013 è nato il gemellaggio tra l’estremo sud e l’estremo nord d’Europa, tra la cittadina siciliana di Gela e Nordkapp, grazie al record del mondo su ultraleggero del dottor Giuseppe Alabiso, che il 17 luglio 2013, sponsorizzato dalla Regione Siciliana e dal Comune di Gela, ha compiuto il record del mondo di traversata solitaria di 9000 km, partendo dalla cittadina del Nisseno e arrivando a Capo Nord, per un totale di otto tappe.

Ogni vero viaggiatore sogna di arrivare a Capo Nord: ad un certo punto della propria vita, il suo richiamo appare irresistibile. Non si può andare più a nord in Europa e si viene qui per sentire di aver completato qualcosa, di avere visto la fine del mondo. Come il Capo di Buona Speranza in Africa e Capo Horn in America del Sud, così Capo Nord rappresenta il mito, la meta, che bisogna raggiungere, una pietra miliare per tutti i marinai e uno degli estremi confini della terra.

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