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16 muore durante sparatoria, fermate tre persone

È una tragedia che ha scosso profondamente la comunità di Capizzi, piccolo centro del Messinese. Nella tarda serata di venerdì 1° novembre 2025, un ragazzo di soli 16 anni, ha perso la vita in una sparatoria avvenuta in via Roma.
Un altro giovane è rimasto ferito in modo non grave.

Secondo una prima ricostruzione ancora al vaglio degli inquirenti, la sparatoria si sarebbe verificata intorno alle 22:30 davanti a un bar molto frequentato del paese. Le indagini, condotte dai Carabinieri della Compagnia di Mistretta sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Enna, hanno già portato al fermo di tre persone, accusate a vario titolo di omicidio e tentato omicidio.


La dinamica della sparatoria a Capizzi: la prima ricostruzione

Secondo le prime informazioni raccolte, la vittima, studente dell’istituto alberghiero, si trovava all’esterno del locale insieme ad alcuni amici quando un’auto con tre persone a bordo si sarebbe avvicinata.
Una di queste sarebbe scesa dal veicolo e avrebbe aperto il fuoco con una pistola.

I proiettili hanno colpito mortalmente il sedicenne, che è deceduto poco dopo il trasferimento alla guardia medica di Capizzi.
Un altro ragazzo, di 22 anni, è rimasto ferito ma non sarebbe in pericolo di vita: si trova ricoverato all’ospedale di Nicosia (EN).

In base a quanto emerso dalle prime indagini, il bersaglio dell’aggressione potrebbe essere stato un’altra persona presente sul posto.


Tre persone fermate: padre e due figli tra gli indagati

La rapida azione dei Carabinieri ha portato al fermo di tre uomini, tutti legati da vincoli familiari:

  • Il ventenne, ritenuto l’autore materiale della sparatoria.
  • Il fratello diciottenne.
  • Il padre quarantottenne.

Secondo gli inquirenti, il padre e il fratello avrebbero accompagnato il giovane durante l’azione, e sarebbero stati presenti sul luogo dell’agguato.
L’arma del delitto, una pistola con matricola abrasa, è stata ritrovata e sequestrata dai Carabinieri, e sarà oggetto di perizia balistica.


Indagini in corso: da chiarire il movente

La comunità di Capizzi è sotto shock per l’accaduto.
Le forze dell’ordine stanno lavorando per ricostruire con precisione la dinamica dei fatti e per accertare il movente che avrebbe scatenato la sparatoria.

Particolare attenzione è rivolta agli interrogatori dei fermati, che potrebbero chiarire chi fosse il reale obiettivo dell’aggressione e quale sia stato il ruolo di ciascuno dei partecipanti.


Il dolore della comunità

La morte del giovane, descritto da chi lo conosceva come un ragazzo tranquillo e rispettoso, ha lasciato un profondo dolore in tutto il paese di Capizzi.
Nelle prossime ore sono attesi aggiornamenti ufficiali dagli inquirenti, mentre la popolazione si stringe attorno alla famiglia del sedicenne.

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