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L’Esercito Italiano in prima linea nella “guerra al coronavirus”

Diverse le attività dell’Esercito Italiano nella “guerra al coronavirus”

Anche l’Esercito Italiano è impegnato da giorni per fronteggiare l’emergenza sanitaria nel Paese. Su richiesta del Dipartimento della Protezione Civile ha messo immediatamente a disposizione elicotteri, mezzi terrestri e infrastrutture al fine di velocizzare la distribuzione di materiali necessari alla lotta al Covid 19.

In particolare, sono state individuate alcune infrastrutture nelle città di Bari, Lamezia Terme, Palermo e Cagliari, che insistono lungo le principali vie stradali e nelle vicinanze di porti e aeroporti con un grande valore strategico per la ricezione, lo stoccaggio e l’ invio dei dispositivi sanitari anche nelle regioni del sud.

La Forza Armata ha inoltre predisposto un piano di trasporti aereo e terrestre da integrare alle esigenze della Protezione Civile e accelerare su tutte le aree del Paese la distribuzione dei materiali acquisiti e stoccati.

L’esercito anche in Sicilia

Il personale sanitario militare della Forza Armata, già dall’inizio dell’emergenza, coadiuva medici e infermieri civili, in varie strutture sanitarie delle province più colpite, come Bergamo, Lodi, Piacenza e Cuneo, da oggi sarà attivo anche in Sicilia. I medici dell’esercito saranno impegnati in particolare a Troina, in provincia di Enna, dove nei giorni scorsi è stato individuato un focolaio all’interno di una struttura. A seguito dei numerosi contagi il comune dell’ennese è stato dichiarato “zona rossa” così come altri tre comuni siciliani. Non si entra e non si esce. Il pesonale sanitario militare è impegnato anche a Merlara in provincia di Padova per un totale di circa 200 professionisti.

I due ospedali da campo allestiti in tempi record a Piacenza e Crema da personale dell’Esercito, sono ormai perfettamente integrati nel servizio sanitario nazionale e supportano a pieno regime i nosocomi di quelle aree, riscuotendo il plauso e la gratitudine dei cittadini.

Il 7° Reggimento Difesa CBRN “Cremona”, nell’ambito delle attività volte a contenere e contrastare la diffusione del Covid 19, dall’inizio dell’emergenza, sta fornendo squadre altamente specializzate di difesa chimica biologica radiologica e nucleare, in supporto al trasporto in biocontenimento e alla decontaminazione di personale, mezzi, materiali e ambienti, in varie parti d’Italia e soprattutto in provincia di Bergamo dove coordinano e operano al fianco di squadre di specialisti russi.

Vi è poi il prezioso contributo dei circa 7.300 soldati impegnati nell’Operazione “Strade Sicure”, che l’Esercito fornisce alle Forze dell’Ordine. Molti di questi soldati, a disposizione delle autorità prefettizie, sono stati destinati al controllo del territorio e alla verifica degli spostamenti dei cittadini sul territorio nazionale, evidenziando elevato spirito di sacrificio, responsabilità e una grandissima capacità di adattamento di cui tutta la Forza Armata ne è orgogliosa.

Da subito in prima linea nel contrasto all’ espansione del virus, l’Esercito ha messo, sta mettendo e continuerà a rendere disponibili tutte le capacità e competenze richieste, proprie di una Forza Armata che da molti anni, grazie al continuo addestramento e ai molteplici impegni internazionali, ha sviluppato professionalità ed eccellenze uniche.

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