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Le Ciminiere distrutte, futuro fieristico di Catania a rischio

Non è solo un danno strutturale. Quello che si è consumato all’interno del polo fieristico de Le Ciminiere è un lutto che colpisce la memoria industriale di Catania e il suo slancio verso il futuro. L’auditorium, l’iconica “conchiglia” o “Ciotolone” che per anni ha accolto congressi, musica e, più recentemente, il cuore pulsante di eventi come Etna Comics, è ridotto a un groviglio fumante di lamiere e calcinacci.

Le fiamme hanno agito come una brutale linea di demarcazione, dividendo la storia del complesso in un ‘prima’ e un ‘dopo’. Hanno bruciato non solo il tetto in legno e i materiali isolanti, ma anche un simbolo della riconversione urbana, un ex zuccherificio tornato a nuova vita culturale.

Mentre è iniziata la conta dei danni che si preannunciano milionari, l’attenzione della Procura di Catania si concentra sulle cause del rogo. Il fascicolo è aperto per disastro e incendio colposi.

La devastazione dell’auditorium apre ora un vuoto nel calendario degli eventi. Le Ciminiere rappresentano il principale polo fieristico della Sicilia orientale, un motore economico che attira migliaia di visitatori e genera indotto.

L’incertezza regna sovrana sul futuro degli eventi già programmati.

Il danno non è solo materiale, ma di competitività. Catania ora rischia di perdere appeal nel panorama fieristico nazionale, spingendo gli organizzatori a cercare sedi alternative o, peggio, a delocalizzare gli eventi fuori dalla Sicilia.

In attesa delle perizie che stabiliranno l’esatta origine del rogo, la speranza della città è che la ricostruzione possa essere rapida e non si trasformi nell’ennesima opera infinita, permettendo al cuore pulsante de Le Ciminiere di ricominciare a battere.

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